In questo momento (2016) la mia personale preferenza va all’adozione di un sistema elettorale basato sul principio del collegio uninominale, cioè sulla regola che ogni collegio elettorale debba avere un solo rappresentante in Parlamento, che la votazione debba avvenire non tra liste concorrenti ma tra singoli candidati, e che l’eletto sia colui che nel collegio ha raccolto il maggior numero di consensi. Ogni comunità ha quindi un unico rappresentante parlamentare e la scelta di questo avviene con un sistema elettorale che valorizza al massimo il rapporto tra eletto ed elettore, diminuendo il peso di intermediazione dei partiti. Il collegio uninominale nel sancire, infatti, la proclamazione diretta del candidato, sul quale sia confluito il maggior numero dei voti validamente espressi nell’ambito di una circoscrizione, consente a tutti gli iscritti nelle liste delle sezioni della medesima a considerarlo, nel bene e nel male, principalmente come il loro rappresentante e non solo del contrassegno sotto il quale sia stata espressa la candidatura.

Schema riassuntivo:

Parlamento: monocamerale (1 sola camera)

Collegi: 1 provincia = 3 collegi

Parlamentari: 1 collegio = 1 parlamentare = 330 parlamentari totali

Sistema elettorale: Uninominale a turno unico con indicazione sulla scheda della prima e della seconda scelta (Questo sistema consente all’elettore di indicare anche una seconda opzione che verrà conteggiata se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta delle prime scelte espresse.)

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